Attenzione al tonno in scatola: ecco cosa può contenere

Il tonno in scatola è uno degli alimenti più consumati al mondo, apprezzato per la sua praticità, il suo sapore e la sua versatilità in cucina. Tuttavia, non tutti sanno che questo prodotto può nascondere alcune insidie per la salute. Alcuni studi hanno infatti evidenziato la presenza di sostanze potenzialmente nocive all’interno delle confezioni di tonno, che potrebbero rappresentare un rischio se consumate regolarmente. Scopriamo insieme quali sono i pericoli e come scegliere il tonno in scatola più sicuro.

1. Presenza di mercurio: un rischio per la salute

Uno dei principali problemi del tonno in scatola è la possibile presenza di mercurio, un metallo pesante che può accumularsi nell’organismo. Il mercurio è particolarmente pericoloso per il sistema nervoso e può causare danni, specialmente nei bambini, nelle donne in gravidanza e negli anziani.

Il motivo della contaminazione sta nel fatto che il tonno è un pesce predatore di grandi dimensioni e, nutrendosi di altri pesci più piccoli, accumula nel tempo elevate concentrazioni di mercurio.

Per ridurre il rischio di esposizione:

  • È consigliabile limitare il consumo di tonno in scatola a 2-3 volte a settimana.
  • Preferire tonno proveniente da specie più piccole, come il tonnetto striato, che ha livelli di mercurio inferiori rispetto al tonno pinna gialla.

2. Elevato contenuto di sodio: attenzione alla pressione sanguigna

Molti marchi di tonno in scatola contengono alte quantità di sodio, che viene utilizzato per migliorare la conservazione del prodotto. Il consumo eccessivo di sodio è collegato a:

  • Ipertensione arteriosa
  • Ritenzione idrica
  • Aumento del rischio cardiovascolare

Chi soffre di ipertensione dovrebbe preferire tonno a basso contenuto di sale o scolarlo e sciacquarlo sotto acqua corrente prima di consumarlo, per ridurre il quantitativo di sodio.

3. Oli e conservanti di scarsa qualità

Non tutti i tonni in scatola sono uguali. Alcuni prodotti contengono oli vegetali raffinati, come olio di semi di girasole o di palma, che possono ridurre la qualità nutrizionale del prodotto. L’olio di oliva, invece, è una scelta più salutare.

Inoltre, è bene controllare l’etichetta degli ingredienti, evitando prodotti che contengono conservanti artificiali o additivi. Il tonno migliore dovrebbe avere solo due ingredienti: tonno e olio extravergine d’oliva o acqua.

4. Microplastiche e contaminanti ambientali

Un altro problema del tonno in scatola è la possibile contaminazione da microplastiche e altre sostanze chimiche, come i policlorobifenili (PCB) e le diossine. Questi contaminanti derivano dall’inquinamento marino e possono accumularsi nei tessuti dei pesci.

Anche se il rischio non è elevato per chi consuma tonno occasionalmente, è sempre meglio:

  • Alternare il consumo di tonno con altri pesci più sicuri, come sardine e sgombro.
  • Scegliere prodotti certificati (MSC – Marine Stewardship Council) per garantire una pesca sostenibile e controllata.

5. Sostanze chimiche nelle lattine: il pericolo del bisfenolo A (BPA)

Le confezioni di tonno in scatola possono contenere bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica presente nel rivestimento interno delle lattine. Il BPA è stato associato a vari problemi di salute, tra cui:

  • Disturbi ormonali
  • Aumento del rischio di obesità e diabete
  • Effetti sul sistema riproduttivo

Per ridurre l’esposizione al BPA, è consigliabile scegliere tonno confezionato in vetro o in lattine prive di BPA, spesso indicato sull’etichetta.

Come scegliere il tonno in scatola migliore?

Per acquistare un prodotto più sicuro e salutare, è utile seguire questi consigli:

  • Preferire tonno al naturale, senza oli aggiunti, per evitare grassi di bassa qualità.
  • Controllare l’etichetta e scegliere prodotti con pochi ingredienti (solo tonno e acqua o olio d’oliva).
  • Verificare la provenienza e preferire tonno pescato in modo sostenibile (certificato MSC).
  • Evitare lattine con BPA e, se possibile, scegliere confezioni in vetro.

Conclusione

Il tonno in scatola è un alimento pratico e ricco di proteine, ma il suo consumo eccessivo può comportare rischi per la salute a causa della presenza di mercurio, sodio e altre sostanze indesiderate. Per godere dei suoi benefici senza pericoli, è fondamentale sceglierlo con attenzione e consumarlo con moderazione, alternandolo con altre fonti di pesce più sicure e sostenibili.

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