Il prosciutto cotto fa bene alla glicemia? Ecco cosa dice l’esperto

Il prosciutto cotto è uno degli affettati più consumati in Italia, spesso scelto per la sua leggerezza rispetto ad altri salumi più grassi come il salame o la mortadella. Tuttavia, chi soffre di glicemia alta o diabete deve prestare attenzione agli alimenti che consuma. Ma il prosciutto cotto è un’opzione sicura per chi deve tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue? Scopriamo cosa dice l’esperto.

Cosa contiene il prosciutto cotto?

Il prosciutto cotto viene prodotto a partire da cosce di maiale, cotte a vapore e aromatizzate con spezie e conservanti. A differenza del prosciutto crudo, ha un sapore più delicato ed è generalmente più morbido. Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di prosciutto cotto contengono circa:

  • 120-150 kcal
  • 20-22 g di proteine
  • 4-6 g di grassi (di cui una parte saturi)
  • 1-2 g di carboidrati
  • Sodio e conservanti

Il prosciutto cotto alza la glicemia?

A differenza di altri alimenti, il prosciutto cotto non contiene zuccheri aggiunti in quantità significative, quindi non provoca un rapido aumento della glicemia. Tuttavia, alcuni prodotti industriali possono contenere additivi, destrosio e zuccheri nascosti, utilizzati per migliorarne il sapore e la conservazione. Questi possono avere un impatto negativo per chi deve tenere sotto controllo la glicemia.

Per minimizzare il rischio:

  • Leggere l’etichetta e scegliere prosciutto cotto con pochi ingredienti e senza zuccheri aggiunti.
  • Preferire quello di alta qualità (come il prosciutto cotto alta qualità DOP o senza nitriti).

Il sodio e i conservanti: un rischio per la salute

Uno dei principali problemi del prosciutto cotto è l’alto contenuto di sodio, utilizzato come conservante e per esaltare il sapore. Un eccesso di sodio può:

  • Favorire la ritenzione idrica, causando gonfiore e pressione alta.
  • Aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto nei soggetti predisposti.

Per chi soffre di diabete o glicemia alta, è importante evitare alimenti troppo ricchi di sodio, poiché l’ipertensione è un problema comune tra le persone con alterata regolazione della glicemia.

Meglio prosciutto cotto o crudo?

Molti si chiedono se sia meglio consumare il prosciutto cotto o quello crudo. Ecco un confronto rapido:

  • Prosciutto cotto: meno grasso, più lavorato, possibile presenza di conservanti e zuccheri.
  • Prosciutto crudo: più naturale, ricco di grassi buoni, ma anche molto salato.

Se si sceglie il prosciutto cotto, è bene preferire versioni senza conservanti e a basso contenuto di sale.

Come mangiare il prosciutto cotto senza rischi per la glicemia?

Se si vuole includere il prosciutto cotto nella propria alimentazione senza rischi, ecco alcuni consigli:

  1. Limitare la quantità: una porzione da 50-70 grammi, un paio di volte a settimana, è una quantità ragionevole.
  2. Evitarlo in combinazione con altri alimenti salati: meglio abbinarlo a verdure fresche per bilanciare il pasto.
  3. Scegliere versioni di qualità: evitare i prodotti economici, spesso ricchi di additivi e zuccheri nascosti.
  4. Preferire il prosciutto cotto senza nitriti: alcuni studi suggeriscono che i nitriti possano avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.

Conclusione

Il prosciutto cotto può essere consumato anche da chi soffre di glicemia alta, ma con moderazione e scegliendo prodotti di alta qualità. Non contiene zuccheri in quantità elevate, ma può avere conservanti e un alto contenuto di sodio. Per un’alimentazione sana, è sempre meglio variare la dieta e non abusare di salumi e affettati.

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